Pianoforte (Puopolo) - Lituus Music

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Pianoforte Classico (Puopolo)
I Corsi

Programma didattico del corso di PIANOFORTE
Docente: GIUSEPPE PUOPOLO


Premessa


Un buon programma didattico deve tenere conto dell'allievo che si ha di fronte. Ogni allievo ha una sua storia, un proprio desiderio e delle proprie aspirazioni. C'è chi intraprende lo studio per curiosità, chi per diventare musicista, chi perché ha abbandonato lo strumento durante la pubertà,chi...... Sono tante le esperienze e i desideri che bussano alla porta di un maestro che deve trovare per ognuno una precisa risposta ed una giusta collocazione.
Linee guida
a) Un buona preparazione tecnica ed una comoda posizione sullo sgabello ci permettono di suonare con lo strumento senza particolari "fastidi". Spesso una cattiva impostazione ed una poco accurata postura creano problemi seri all'apparato scheletrico.

b) Uno osservazione "brillante" dello spartito permette di scoprire nuove possibilità di esecuzione. Ogni musicista ha questa possibilità. Un maestro guida l'allievo perché la trovi prima possibile. In questo modo il nostro suonare diventa come un abito fatto su misura fatto apposta per noi.


Percorso A
(Per tutti)

Una volta illustrata la postura generale del corpo rispetto allo strumento, nonché l'impostazione tecnica particolare del braccio, del polso e delle dita attraverso i testi introduttivi ("Scuola preparatoria" di Beyer e "A dozen day" di Edna-Mae Burnam) gli allievi si cimenteranno da subito con il repertorio più semplice dei grandi autori BACH, BEETHOVEN, HAYDN, MOZART, SCHUMANN, DEBUSSY.
Il principio è quello di accostarsi ai grandi capolavori nel minor tempo possibile.
N.B. Le linee guida nella scelta dei testi e del percorso tecnico sono in linea con quelli dei Conservatori Statali di Musica.


Percorso B
(Per chi è più esperto)


Programma degli esami di compimento inferiore di Pianoforte


1. Esecuzione di uno studio estratto a sorte seduta stante tra dieci studi di tecnica diversa preparati per l'esame dal candidato e tre scelti tra gli studi del 4° e 5° anno indicati nei programmi dei RR. Conservatori.

2. Esecuzione di una composizione di G. S. Bach estratta a sorte tra le seguenti preparate dal candidato:a) Tre invenzioni a tre voci. Le due Suites inglesi in la minore e sol minore divise ciascuna in due gruppi, di tre pezzi. (Si richiama la circolare ministeriale n. 10796 del 4 luglio 1983). b) Un pezzo estratto a sorte fra tre preparati dal candidato dal repertorio clavicembalista italiano.

3.Esecuzione di una sonata di Mozart oppure di Clementi, oppure di Beethoven scelta tra le seguenti: nn. 5, 6, 10, 14, 24.

4.Esecuzione di una composizione scelta dal candidato fra le seguenti: Chopin: Bolero. Improvviso in la bem. maggiore. Valse (in la bem.) op. 34 n. 1; Valse op. 42; Valse op. 64 n. 3. Valse (in do diesis min.). Polacca (in sol diesis min.) Una serie di 6 Preludi. Weber: Rondò brillante in mi bem. magg. "Invitation à la valse". Schubert: Improvviso in mi bem. magg. Improvviso in sol magg. Schumann: "Carnaval de Vienne" "Papillons" da eseguirsi per intero. Scelta di "Waldszenen" e di "Albumblätter" non meno di sei pezzi. Liszt: "Rossignol" Una delle Consolations. Debussy: "Children's Corner" da eseguirsi per intero. Sgambati: Martucci: M. E. Bossi: Dalle composizioni di media difficoltà.

5.Lettura a prima vista di un brano di difficoltà relativa al corso. Esecuzione delle scale maggiori e minori melodiche ed armoniche per terze e per seste per moto parallelo e contrario.


Programma degli esami di compimento del corso medio

1. Esecuzione di una sonata di Domenico Scarlatti di carattere brillante estratta a sorte seduta stante fra tre presentate dal candidato.

2. Esecuzione di uno studio estratto a sorte ventiquattro ore prima fra gli studi nn. 2, 5, 9, 14, 15, 16, 17, 21, 26, 30, 32, 36, 44, 47, 58, 63, 65, 78, 86, 87, 88, 95, 96 del "Gradus ad Parnassum" di Clementi.
Esecuzione di un preludio a (sic) fuga estratto a sorte ventiquattro ore prima fra una scelta di ventiquattro Preludi e Fughe fatte dal candidato (dodici nel primo e dodici nel secondo volume) del "Clavicembalo ben temperato" di G. S. Bach.
L'estrazione deve avvenire per ogni singolo candidato in modo che questi abbia ventiquattro ore di tempo prima dell'inizio dell'esecuzione dei pezzi estratti.

3. Esecuzione di uno studio estratto a sorte fra due di autore differente scelti dal candidato fra le seguenti opere: Moscheles: uno dei tre studi n. 1, 3, 23 dell'Op. 70.
Czerny: Toccata in do magg.
Kessler: uno dei tre studi in fa min. do magg. e do min. (ottave).
Mendelssohn: Studio in si bem. min. e preludio in si min. dell'Op. 104.
Thalberg: Primo studio dell'Op. 26.
Rubinstein: Uno studio dell'Op. 23.

4. Esecuzione di una Sonata di Beethoven scelta dal candidato fra le seguenti: nn. 3, 4, 7, 8, 12, 15, 16, 17, 18, 21, 26.

5. Esecuzione di una composizione scelta dal candidato fra le seguenti:
Weber: Finale della prima Sonata (moto perpetuo).
Polacca in mi magg.
Schubert: Improvviso in si b. magg. Op. 132 (142)
Mendelssohn: Variations serieuses.
Scherzo capriccio in fa diesis min.
Rondò capriccioso.
Schumann: Romanza in re min.
In der Nacht: Traumeswirren - Aufschwung (dai Phantasiestucke Op. 12).
Novelletta in re magg. (n. 2 della 4" ediz. Peters).
Chopin: uno dei seguenti Studi: Op. 10: nn. 3, 5, 8. Op. 25: nn. 1, 2, 9.
I - Improvviso in sol bem. n. 3.
II - Ballata 1a in sol minore.
III - Ballata 3a in la bem.
IV - Berceuse.
V - Scherzo in si min.
VI - Scherzo in do diesis min.
VII - Andante spianato e Polacca brillante in mi bem. magg, Op. 22.

6. Esecuzione di una composizione scelta dal candidato tra le seguenti:
Brahms: Due Rapsodie Op. 79.
Capriccio in si min.
Intermezzi Op. 117
Gluck - Saint-Saens: Capriccio su "Alceste".
Sgambati: Studio melodico.
Martucci: Studio Op. 47.
Debussy: "Jardins sous la pluie".
Danseuses de Delphe. Ravel: Minuetto e Rigaudon dal Tombeau de Couperin.

7. Interpretazione di una composizione assegnata dalla Commissione tre ore prima dell'esame e preparata dal candidato in apposita stanza fornita di pianoforte.


Prove di cultura

1. Lettura estemporanea di un brano di media difficoltà
2. Discussione su questioni concernenti la tecnica: esecuzione delle scale maggiori e minori in doppie terze, seste. Diteggiatura di un brano pianistico. Interpretazione degli abbellimenti.
3. Saggio di lezione da tenersi ad un alunno dal primo al sesto corso. Dar prova di conoscere l'origine e lo sviluppo del pianoforte, la letteratura dello strumento, citando i temi delle opere più importanti e qualche loro particolare più caratteristico, con particolare riguardo alla letteratura del concerto per pianoforte ed orchestra.


 
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